Gli scienziati hanno scoperto uno dei semi alati più antichi, vecchio di 360 milioni di anni.

A differenza di altri semi dell’epoca, l’Alasimenia aveva tre ampie ali ricurve verso l’esterno, che le permettevano di catturare il vento in modo più efficace.

Gli scienziati hanno scoperto un seme alato di 360 milioni di anni che fa luce sull’origine e sull’evoluzione della diffusione delle piante alimentate dal vento.

Come scrive Geometria interessanteCitando uno studio pubblicato su una rivista scientifica eLifeSi ritiene che il seme di Alasimenia sia apparso durante il tardo periodo devoniano, circa 360-385 milioni di anni fa.

I risultati dello studio della struttura interna dell’Alasmania hanno mostrato che la lunghezza dei semi variava da 25 a 33 mm. Tuttavia, mancava la caratteristica calice che caratterizza la maggior parte dei semi dell’epoca. Si nota anche che la buccia dell’Alasmania è allungata verso l’esterno e forma lobi larghi, convessi, simili ad ali, che aiutano i semi a volare nel vento.

Gli scienziati suggeriscono che i semi di Alassimnia a tre ali fossero più adatti alla dispersione del vento rispetto ai semi con una, due o quattro ali.

In particolare, gli esperti hanno confrontato l’Alasimenia con altri due semi alati conosciuti del tardo periodo devoniano: Farestenia e Goasia. Entrambe le specie hanno quattro ali. Ma se il primo aveva ali corte e dritte, il secondo aveva ali larghe e piatte.

Allo stesso tempo, i ricercatori hanno condotto un’analisi matematica quantitativa, che ha dimostrato che il numero disuguale di ali nei semi di asmenia contribuisce a una rotazione più stabile e più veloce, consentendo ai semi di disperdersi più efficacemente con il vento e allontanarsi dal genitore. pianta.

Come notano gli scienziati, a seguito dello studio, hanno concluso che i semi alati apparvero come la prima forma di strategia di dispersione del vento nel tardo Devoniano, prima di altri metodi come i paracadute o le colonne.

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Notizie scientifiche

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